REGISTRO STORICO ITALIANO R5 TURBO 

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La R5 Turbo 1 & 2 "Produzione" 

In Francia nel 1983 debuttò il Campionato Produzione, una serie che si disputava in molti circuiti francesi con vetture derivate dalla grande serie che, a imitazione delle “Silouette” utilizzate in quegli anni nel Campionato Mondiale Marche potevano beneficiare di una grande libertà di elaborazione per il motore e le parti meccaniche, rimanendo tuttavia all’interno della “sagoma” definita dal modello equivalente di serie. Fu un campionato di successo al quale aderirono molte case ufficiali come l’Alfa Romeo, la BMW, l’Audi, la Peuogeot e la Renault. Insieme al successivo Campionato Super Produzione che si svolse a partire dal 1985, fu l’occasione per costruire i modelli più performanti delle R5 a motore anteriore e posteriore.Nel 1983 la Renault iscrisse al campionato una R5 Alpine Turbo Produzione pilotata da Jean Ragnotti e da Jean-Pierre Jassaud (nel caso Ragnotti  dovesse correre nel campionato Rally).La vettura soffrì in termini prestazionali dei limiti imposti dal regolamento che limpediva di allargare le carreggiate oltre il limite definito dalla carrozzeria di serie ( che non era molto larga e che già nel caso delle gr.2 aveva richiesto l’adozione di parafanghi aggiuntivi per allargare le garreggiate). Tuttavia malgrado la conquista del solo terzo posto nella gara di Dijon, questa versione,  sviluppata da Dominique Mir e Daniel Burguignon rappresentò un importante laboratorio che dimostrò il grande potenziale del motore Gordini anche se montato anteriormente  (dove in una piccola vettura, a differenza di quanto avveniva nelle Turbo a motore posteriore lo spazio a disposizione era ridotto ), sia quale fosse, per quegli anni il limite di potenza al quale poteva arrivare una piccola vettura a trazione anteriore prima di diventare difficilmente guidabile.  (ndr. Le clio super 1600 da rally con 275 CV sono del 2005…)Il quattro cilindri conservò la cilindrata di 1397 cc  originaria ma fù dotato di iniezione meccanica Bosch K-Jetronic, di accensione elettronica Marelli e di una turbina KKK con scambiatore di calore aria-aria che faceva raggiungere una pressione di sovralimentazione massima di 1,6 bar.Queste modifiche portarono la potenza del motore oltre i 280 CV, ma malgrado l’impiego di grandi piloti come Ragnotti e Jassaud, la piccola 5 Alpine Turbo Produzione si dimostrò poco efficace in un campionato dove tutte le avversarie avevano, oltre che motori di maggiore cilindrata maggiore, anche dimensioni di carrozzeria che permettevano carreggiate più larghe e passi ruota più lunghi, sicuramente più adatti ai tracciati delle gare di velocità.In base a questa esperienza, per i campionati del 1985, del 1986 e 1987 che nel frattempo si erano evoluti in Superproduzione, la Renault tornò all’utilizzazione della 5 Turbo a motore centrale.Grazie al cambio del regolamento, fu possibile fare derivare il nuovo modello da pista direttamente dalla Maxi Gruppo B allestita per il Campionato Mondiale Rally, e da questa la nuova vettura ereditò la scocca e la base meccanica mentre la carrozzeria, inizialmente fu una reinterpretazione di quella della 5 Turbo “Tour de Corse”  finalizzata alle esigenze aerodinamiche e velocistiche delle gare in circuito.Questa vettura utilizzata per tre anni, fu costruita in due versioni, la prima per il Campionato del 1985 e la seconda, quella definitiva e in assoluto la R5 da corsa più potente di sempre, per i Campionati Superproduzione degli anni 1986 e 1987 (fig.24 e 25).Essendo stata progettata quando la nuova R5 GT Turbo aveva già sostituito la 5 Alpine Turbo nel listino Renault, malgrado il suo motore e la sua impostazione telaistica derivassero dai modelli precedenti questa versione venne caratterizzata da una nuova carrozzeria ricca di riferimenti stilistici alla nuova GT.Sviluppata da Patrick Landon  nel reparto corse e costruita in due soli esemplari destinati ai piloti ufficiali Jean Ragnotti (se libero da impegni nei Rally), JeanLouis Bousquet e Eric Comas, la Maxi 5 Turbo Produzione aveva la scocca derivata dalla Maxi 5 Turbo da rally, realizzata con largo impiego di materiali compositi e una carrozzeria finalizzata all’ottenimento dell’effetto suolo e di un adeguato carico aerodinamico.Il motore di 1419 cc , dotato di iniezione Sodemo-Sytel a gestione elettronica integrale, di turbina Garret T4 o T3 con scambiatore di calore aria/acqua, di una pressione di sovralimentazione massima variabile tra 2,6 e 2,9 bar, superava la potenza di 380 CVe consentiva di raggiungere i 275 km/h di velocità massima.Le Maxi 5 Turbo Produzione corsero il Campionato Superproduzione negli anni 1985,1986 e 1987. Nel primo anno vinse sui circuiti di Lédenon e Montlhéry con Bousquet. Nel secondo a Montecarlo con Ragnotti, a Pau-Arnos con Bousquet.Nel 1987 si aggiudicò il Campionato vincendo la maggior parte delle gare, con Bousquet primo a Montecarlo e Lédenon, con Comas primo al Paul Ricard, a Croix-en-Ternois, a Magny Cours, a Pau-Arnos e Campione di Francia Superproduzione di quell’anno.

                              Fig. 1                                                                 Fig.2                                                              Fig.3

                             Fig. 4                                                                  Fig. 5                                                              Fig. 6